Alias Domenica
Petrignani, affondo in Natalia Ginzburg
Novecento italiano Né biografia né saggio critico, piuttosto una narrazione aperta alla creatività e allo scambio tra modelli letterari diversi: «La corsara», per Neri Pozza, comincia da una bocciatura, con lacrime
Natalia Ginzburg (Palermo 1916 - Roma 1991), foto Francesco Gattoni, Leemage/ Writer Pictures
Novecento italiano Né biografia né saggio critico, piuttosto una narrazione aperta alla creatività e allo scambio tra modelli letterari diversi: «La corsara», per Neri Pozza, comincia da una bocciatura, con lacrime
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 13 maggio 2018
E’ difficile pensare che Oriana Fallaci potesse suonare un campanello con timidezza. La sua scampanellata ce la immaginiamo semmai risoluta, impaziente se non spavalda, energica. Lei stessa ha raccontato di avere imparato presto dal suo mestiere a prepararsi senza imbarazzo per qualsiasi intervista. Chiunque si fosse trovata davanti, le bastava riflettere, quel giorno si era lavato la faccia come lei, e come lei ogni tanto piangeva. Eppure la mattina del 2 luglio 1963 suonò il campanello della casa romana di Natalia Ginzburg allungando una mano «piena di timidezza». Forse perché la leggeva dai tempi del liceo e ammirava quel suo...