Internazionale
Petroliera Xelo affondata, colpo di scena: cisterne vuote, equipaggio in arresto
Mediterraneo Dopo un'ispezione di sommozzatori tunisini e italiani il responsabile dell'unità di crisi Mezri Letaief afferma: «Non c'è carburante, ma solo acqua di mare». Il tribunale di Gabès spicca un mandato di cattura verso i sette membri dell'equipaggio. Nella vicenda rimangono molti punti oscuri
L'area del naufragio, nel golfo di Gabès – Ministero dell'ambiente tunisino
Mediterraneo Dopo un'ispezione di sommozzatori tunisini e italiani il responsabile dell'unità di crisi Mezri Letaief afferma: «Non c'è carburante, ma solo acqua di mare». Il tribunale di Gabès spicca un mandato di cattura verso i sette membri dell'equipaggio. Nella vicenda rimangono molti punti oscuri
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 23 aprile 2022
Il golfo di Gabès può tirare, in parte, un sospiro di sollievo: nelle cisterne della nave Xelo, affondata sabato scorso, non c’è petrolio ma acqua di mare. È il risultato dell’ispezione condotta ieri sul relitto, a 15 metri di profondità, da sommozzatori tunisini e italiani. Sul posto, infatti, c’è anche il pattugliatore Vega della marina italiana, che fornisce assistenza. Il colpo di scena è clamoroso perché dal giorno del naufragio i ministeri tunisini di Trasporti e Ambiente avevano parlato di un carico di 750 tonnellate di carburante. «La notizia veniva dal comandante della Xelo che ha rilasciato una dichiarazione ufficiale....