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Petromonarchie nel panico per i riflessi dell’attacco all’Iran. Netanyahu frena

Petromonarchie nel panico per i riflessi dell’attacco all’Iran. Netanyahu frenaLo speaker del parlamento iraniano, Mohammad Bagher Qalibaf, in visita nelle zone bombardate di Beirut – Ap

Guerra in Medio oriente Ritarda la rappresaglia israeliana al lancio di missili del primo ottobre. Teheran potrebbe rispondere chiudendo lo Stretto di Hormuz e attaccando i siti petroliferi dei paesi del Golfo alleati di Usa e amici di Israele

Pubblicato circa un mese faEdizione del 13 ottobre 2024
Michele GiorgioGERUSALEMME
Azzardare previsioni sarebbe a dir poco imprudente, l’attacco israeliano all’Iran potrebbe scattare nelle prossime ore. Eppure, non è passato inosservato che sono passate quasi due settimane da quando l’Iran ha lanciato 181 missili balistici contro Israele – per vendicare l’assassinio di due importanti alleati nella regione: il capo di Hamas, Ismail Haniyeh, e il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah – e Israele non ha ancora fatto decollare i suoi cacciabombardieri verso Teheran. Il premier Netanyahu e vari esponenti del suo governo (e pure dell’opposizione) hanno ripetuto che l’obiettivo è dare un «Nuovo ordine» al Medio oriente (con un Israele egemone)...

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