Alias Domenica
Phil Klay, nettezza di visione del soldato Io
«Fine missione» (Einaudi) dell'esordiente Phil Klay, ex-marine in Iraq Dall’anonimato parlante di dodici giovani militari Usa, altrettanti racconti che si compongono in romanzo: buio viscerale della guerra, con humour scettico
Marine olandese prima, durante e dopo il conflitto: una serie della fotografa Claire Felicie, Amsterdam, Amstel Gallery«Fine missione» (Einaudi) dell'esordiente Phil Klay, ex-marine in Iraq Dall’anonimato parlante di dodici giovani militari Usa, altrettanti racconti che si compongono in romanzo: buio viscerale della guerra, con humour scettico
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 21 giugno 2015
ll romanzo ha compreso molto presto questa evidenza: l’aria stessa che respiriamo, e il campo su cui si giocano tutte le partite dell’esistere, si identificano con quel colloquio incessante con noi stessi che chiamiamo coscienza. Ai molti testi letterari sulla guerra scritti negli ultimi anni da reduci e partecipanti a diverse operazioni belliche, si aggiunge ora un romanzo che colpisce per la speciale nettezza della visione e la altrettanto singolare qualità della coscienza messa in campo: il titolo è Fine missione e l’autore un assoluto esordiente, Phil Klay, trentaduenne ex marine impegnato in Iraq nel 2007 e 2008, che ha...