Internazionale

Phnom Penh, bellezza percorsa dai fantasmi

Phnom Penh, bellezza percorsa  dai fantasmi

Cambogia Il popolo cambogiano ha beneficiato dello sviluppo economico, ma il «cuore e anima» della nazione khmer, continua a soffrire e a far soffrire

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 29 maggio 2019
Oh Phnom Penh, nei tre anni della nostra separazione, mi sei mancata e il mio cuore ha sofferto ogni singolo giorno… ora siamo riuniti e sei libera dalla tua sofferenza, cuore e anima della nostra nazione.» Con queste parole, nella voce di una sopravvissuta agli stermini dei Khmer Rossi, i rivoluzionari che governarono la Cambogia dal 1975 al 1978, si apre e chiude una struggente ballata cambogiana dei primi anni Ottanta. Sebbene sia stata edificata dai francesi solamente alla metà dell’Ottocento sul sito di quello che era poco più che un villaggio, Phnom Penh occupa un posto speciale nel cuore...

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