Alias Domenica
Piangere, un modo per mettere un velo tra noi e l’avvenire
Filosofia Un cambiamento di rotta nella concezione del visibile maturata dal filoso francese: ora è l’imminenza e non più soltanto una presenza, che si cerca di determinare: saggi e conferenze in "Pensare al non vedere"
Filosofia Un cambiamento di rotta nella concezione del visibile maturata dal filoso francese: ora è l’imminenza e non più soltanto una presenza, che si cerca di determinare: saggi e conferenze in "Pensare al non vedere"
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 10 luglio 2016
Oltre all’interminabile riflessione sulla scrittura (che è anzitiutto qualcosa che si vede), Derrida ha scritto tre libri sul visibile come immagine, dipinto, fotografia, e tutte e tre le volte per circostanze accidentali. Le riflessioni sui pittori (ma anche la critica dell’Origine dell’opera d’arte di Heidegger) raccolte in La verità in pittura (1978); quelle sull’autoritratto e la cecità proposte in Memorie di cieco (1990), che rispondeva a una committenza del Louvre; e, per l’appunto, la raccolta (postuma e non programmata) Pensare al non vedere, uscito in Francia nel 2013 a cura di Ginette Michaud, Joana Masó e Javier Bassas e ora...