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Piante proibite e medicine per i poveri
Fuoriluogo La coltivazione di piante illecite spesso aiuta i piccoli agricoltori a far fronte alla scarsità di cibo di zone economicamente depresse e compensa l’imprevedibilità dei mercati agricoli
Fuoriluogo La coltivazione di piante illecite spesso aiuta i piccoli agricoltori a far fronte alla scarsità di cibo di zone economicamente depresse e compensa l’imprevedibilità dei mercati agricoli
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 17 agosto 2017
Quando si parla di droghe, raramente si prende in considerazione ciò che circonda la coltivazione delle piante necessarie per la produzione di eroina, cocaina e marijuana. Pochi sanno infatti che quegli arbusti e i loro fiori sono stati inclusi nelle tabelle della convenzione dell’Onu sulle sostanze psicotrope del 1961. Come ammette l’Ufficio dell’Onu per le droghe e il crimine, che annualmente produce un Rapporto Mondiale sulle droghe, la coltivazione di piante illecite spesso aiuta i piccoli agricoltori a far fronte alla scarsità di cibo di zone economicamente depresse e compensa l’imprevedibilità dei mercati agricoli ormai interconnessi a livello trans-nazionale. Trattandosi...