ExtraTerrestre
Piatti e bicchieri, via la plastica, ma ci sono i Pfas
Inquinamento L’alternativa a base di polpa di cellulosa e di carta è meno ecologica di quanto si pensi. Per garantire impermeabilità all’acqua e ai grassi, e resistenza, si utilizzano sostanze chimiche pericolose. Occhio alle posate e stoviglie monouso
Inquinamento L’alternativa a base di polpa di cellulosa e di carta è meno ecologica di quanto si pensi. Per garantire impermeabilità all’acqua e ai grassi, e resistenza, si utilizzano sostanze chimiche pericolose. Occhio alle posate e stoviglie monouso
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 16 giugno 2022
Da inizio pandemia piatti e bicchieri monouso in cellulosa vengono impiegati sempre più frequentemente in sostituzione della plastica. La diffusione ha destato l’attenzione degli scienziati perché nella maggior parte dei casi questi prodotti vengono realizzati con sostanze chimiche perfluoroalchiliche, note come pfas e potenzialmente dannose per la salute. Sono migliaia e, pur non essendo presenti in natura, vengono impiegate dagli anni ’40 in poi in numerosi ambiti: dal tessile alla cosmesi fino all’alimentare. La Fondazione per gli alimenti e la nutrizione, Fosan, si sta occupando delle conseguenze sulla salute dei pfas quando usati come impermeabilizzanti nei contenitori per alimenti. L’alternativa...