Alias Domenica
Picasso, ribellione allucinatoria con i tableaux magiques
A Parigi, Musée Picasso, "Picasso. Tableaux magiques", a cura di Émilie Bouvard, Marilyn McCully, Michael Reaburn Fine anni venti: Picasso dipinge 152 «quadri magici», dove riscopre l’arte "nègre" per radicalizzare lo scontro dialettico con la realtà. Come insegna Carl Einstein...
A Parigi, Musée Picasso, "Picasso. Tableaux magiques", a cura di Émilie Bouvard, Marilyn McCully, Michael Reaburn Fine anni venti: Picasso dipinge 152 «quadri magici», dove riscopre l’arte "nègre" per radicalizzare lo scontro dialettico con la realtà. Come insegna Carl Einstein...
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 9 febbraio 2020
Federico De MelisPARIGI
Pablo Picasso, “Femme endormie dans un fauteuil”, Parigi, 1927, Yokoama Museum of Art In Picasso l’arte africana non fu soltanto un repertorio di suggerimenti formali e operativi, ma anche, e più, la chiave per liberare il quadro dalla sua secolare dipendenza dalla realtà, così da imporlo in totale autonomia, organismo autoconcluso, oggetto. Niente di più lontano dall’idea di mimesi, del feticcio nègre, concepito come interfaccia del Divino e dunque strutturato secondo principî – plastici – che lo alienano dal mondo fenomenico. Fu Picasso a cogliere nella sua pienezza questo significato, più di Vlaminck e di Derain, e di Matisse,...