Visioni

«Piccolo corpo», l’atto magico del nominare e un’altra maternità possibile

«Piccolo corpo», l’atto magico del nominare e un’altra maternità possibileUna scena di «Piccolo corpo» di Laura Samani, al centro Celeste Cescutti

Cinema La regista Laura Samani presenta a Bari il film nella rassegna Registi fuori dagli scheRmi. Un lavoro indipendente in equilibrio tra realismo e sogno, visibile e invisibile

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 19 luglio 2022
Film arcano, non arcaico, non anacronistico, piuttosto attuale nella misura e nella sostanza del sussistere concreto, del sopravanzare, davanti agli occhi dello spettatore, della materia cinematografica di fondo, come qualcosa che emerga dalle retrovie e si faccia visione cruciale: tutto uno sfondo di luce e superfici, penombre e densità vermicanti, Piccolo corpo di Laura Samani è un raro esempio di realismo magico, che si nutre della natura, di scorci naturali sontuosi e laconici per trascenderne la realtà in qualcosa come un sogno, una morte, cioè uno stato di post-esistenza.Il rigore dello sguardo di Olmi è un’ispirazione come «Pinocchio» di Comencini...

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