Alias Domenica
Piero, come pensava il pittore matematico
Con il suo trattato sulla scienza prospettica applicata alla pittura, scritto avendo per modello Leon Battista Alberti, Piero diede veste teorica al suo modo di operare. Un’agguerrita équipe multisciplinare, presieduta da Marisa Dalai Emiliani, arricchisce di molto le nostre conoscenze del testo
Piero della Francesca, "Flagellazione di Cristo", part., Urbino, Galleria Nazionale delle Marche
Con il suo trattato sulla scienza prospettica applicata alla pittura, scritto avendo per modello Leon Battista Alberti, Piero diede veste teorica al suo modo di operare. Un’agguerrita équipe multisciplinare, presieduta da Marisa Dalai Emiliani, arricchisce di molto le nostre conoscenze del testo
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 16 dicembre 2018
Alessandro AngeliniPer l'edizione nazionale degli Scritti di Piero della Francesca, il "De Prospectiva pingendi"
Non abbiamo prova documentaria che Piero della Francesca e Leon Battista Alberti si siano mai incontrati, ma ogni verosimiglianza indurrebbe a supporlo. Tanto più che i due artisti a più riprese operarono nei medesimi centri contemporaneamente: a Firenze nel 1439, a Rimini poco dopo la metà del secolo, a Roma alla fine degli anni cinquanta, e frequentarono assiduamente gli stessi ambienti di corte, da quello estense, a quello pontificio, a quello malatestiano appunto. Certo è che i loro destini rivelano particolari affinità, innanzi tutto quella di essersi formati entrambi nella Firenze della rivoluzione artistica brunelleschiana e di aver operato però...