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Pierpaolo Capovilla, lo chansonnier di un paese al collasso

Pierpaolo Capovilla, lo chansonnier di un paese al collassoPierpaolo Capovilla

Incontri Esordio solista per il leader del Teatro degli Orrori. «Obtorto Collo» è un disco lontano da forme e linguaggi rock. «Gli ultimi, gli emarginati sono la mia ispirazione»

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 21 giugno 2014
Sono intime e dolorose le canzoni, undici, di Obtorto Collo, l’album che segna il debutto solista di Pierpaolo Capovilla, voce del Teatro degli Orrori e nei Novanta di una delle principali band del periodo, gli One Dimensional Man. Duro, preciso e spietato, il cantante veneto, classe 1968, usa le parole con attenzione. Evita le ridondanze, trascura le iperboli, perché da sempre racconta storie che affondano a piene mani nel sociale, in un paese squassato dai giochi politici, dalla lottizzazione, dalle mafie e dalle discriminazioni. Bada all’essenziale e lo fa per una volta senza usare il linguaggio del rock, spiazzando i...

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