Visioni
Pierre Lhomme, la luce del cinema
IMMAGINARI Addio al direttore della fotografia francese, aveva lavorato con Cavalier, Eustache, Marker. Nato nel ’30, nella sua ricerca ha unito film radicali e produzioni più tradizionali
Pierre Lhomme insieme a Isabelle Huppert sul set di «Les palmes de monsieur Schuz» di Claude Pinoteau
IMMAGINARI Addio al direttore della fotografia francese, aveva lavorato con Cavalier, Eustache, Marker. Nato nel ’30, nella sua ricerca ha unito film radicali e produzioni più tradizionali
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 19 luglio 2019
Nel 1962 Pierre Lhomme insieme a Chris Marker realizza Le jolie mai un ritratto della Francia all’indomani degli accordi di Evian – firmati a marzo – che avevano sancito la fine della guerra con l’Algeria. Quel maggio, come dice la voce narrante di Yves Montand, è «il primo mese di pace dopo sette anni», dopo una guerra – con cui gli algerini conquistano l’indipendenza dai francesi – che l’informazione ufficiale ha tenuto nascosta e che per anni rimarrà un tabù. DAVANTI alla macchina da presa e ai microfoni di Lhomme e di Marker i francesi parlano restituendo il sentimento del...