Alias Domenica
Pietas e pathos, marineria e Bibbia: Melville poeta
Classici americani Roberto Mussapi ha tradotto per «Lo Specchio» Mondadori i Battle Pieces sulla guerra civile (1866), assieme ad altre poesie di mare e di pellegrinaggio
John Singleton Copley, Watson and the Shark, 1778, Washington D. C., National Gallery of Art
Classici americani Roberto Mussapi ha tradotto per «Lo Specchio» Mondadori i Battle Pieces sulla guerra civile (1866), assieme ad altre poesie di mare e di pellegrinaggio
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 7 luglio 2019
Deluso dall’insuccesso di Moby-Dick e delle opere che seguirono – i magnifici Piazza Tales, l’enigmatico Benito Cereno e l’altrettanto enigmatico The Confidence Man –, Herman Melville si chiude nel silenzio della dogana di New York, con una paga da spiccioli. Sino ad allora la sua celebrità di autore di romanzi di mare in resa realistica aveva trionfato, adesso era defunta. Si era compromesso a causa di un romanzo/allegoria che si avventurava troppo nel mondo delle tenebre. Ecco quindi Bartleby e le poche parole deneganti che l’eponimo giovane chiaro-veggente sa dire. Siamo intorno al 1857. Melville ha una famiglia da mantenere,...