Rubriche

Pietro Ingrao: poesia atto cognitivo

Divano La rubrica settimanale a cura di Alberto Olivetti

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 7 luglio 2017
«Nella mia esperienza, poesia è un atto cognitivo: conoscenza. Dunque un elemento attivo. Né una pausa, né un ripiegamento». Così Pietro Ingrao su «Alfazeta» nel dicembre del 1992. Un convincimento che aveva avuto modo di argomentare pubblicando Il dubbio dei vincitori, nel 1986, chiarito da una attenzione costante a segnare il margine che distingue il comporre poetico e l’agire politico. Nel giugno del 1991, «credo, sostiene Ingrao, a una nuova forte attualità del linguaggio poetico proprio su due aspetti della modernità:a) la crisi di visioni unidimensionali della vita e del tempo. Oggi parliamo molto di complessità e di una vita...

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