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Pietro Marcello, il cinema della libertà

Pietro Marcello, il cinema della libertà

Intervista Il regista torna sul suo ultimo film, tra Jack London e lotta di classe

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 23 novembre 2019
Abbiamo incontrato Pietro Marcello a Roma in occasione della venticinquesima edizione del Medfilm Festival, presieduto da Ginella Vocca e diretto da Giulio Casadei. All’interno del programma (94 film per 36 paesi), gli organizzatori hanno dedicato una serata evento al regista campano con le proiezioni di La bocca del lupo e Bella e perduta. La conversazione è partita dalle origini, dal primo film dedicato ai treni notte, ai viaggi immaginari e all’umanità che su quei treni trascorre parte delle propria esistenza. «Sono molto affezionato a Il passaggio della linea perché avevo 28 anni ed eravamo tutti un po’ ubriachi di inconsapevolezza,...

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