Politica
Pignatone indagato a Caltanissetta: «Favorì Cosa nostra»
L'indagine Mafia-appalti, l’inchiesta insabbiata e le ombre su via D’Amelio Il magistrato: «Sono innocente». Ma non risponde al pool. Le infiltrazioni nel gruppo Ferruzzi di Raul Gardini. Il reato però è ormai prescritto
L'indagine Mafia-appalti, l’inchiesta insabbiata e le ombre su via D’Amelio Il magistrato: «Sono innocente». Ma non risponde al pool. Le infiltrazioni nel gruppo Ferruzzi di Raul Gardini. Il reato però è ormai prescritto
Pubblicato 4 mesi faEdizione del 1 agosto 2024
È un nome di peso l’ultimo iscritto nel registro degli indagati della procura di Caltanissetta per il presunto insabbiamento dell’inchiesta mafia-appalti, cominciata nel 1991 e mai davvero finita: Giuseppe Pignatone, 75 anni, già procuratore a Reggio Calabria e a Roma, attualmente presidente del tribunale di prima istanza della Città del Vaticano. Convocato dagli investigatori nisseni, ilmagistrato è entrato in tribunale intorno alle 11 di ieri e ne è uscito un’ora e mezzo dopo, sempre accompagnato dalla sua scorta. Nel mezzo si è avvalso della facoltà di non rispondere. «Ho dichiarato la mia innocenza – ha fatto sapere dopo all’Ansa -....