Lavoro
Piombino, l’acciaio sul filo del rasoio
Industria Le difficoltà finanziarie di Issad Rebrab lasciano nell'incertezza il piano industriale di Aferpi. Le indiscrezioni, pur smentite, di un coinvolgimento del fondo sovrano del Dubai sono la fotografia di una situazione contrassegnata dall'incertezza, sia per i 2.150 addetti diretti delle Acciaierie che per l'indotto e l'intera Val di Cornia
La Rsu delle Acciaierie
Industria Le difficoltà finanziarie di Issad Rebrab lasciano nell'incertezza il piano industriale di Aferpi. Le indiscrezioni, pur smentite, di un coinvolgimento del fondo sovrano del Dubai sono la fotografia di una situazione contrassegnata dall'incertezza, sia per i 2.150 addetti diretti delle Acciaierie che per l'indotto e l'intera Val di Cornia
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 20 agosto 2016
Riccardo ChiariPIOMBINO
“Al bar, la mattina, la prima battuta è: ‘Quanti milioni piovono oggi?’. Si ride per non piangere, di fronte a quella che rischia di essere una tragedia sociale”. Il piombinese doc Alessandro Favilli scatta l’istantanea di una città che ormai non crede più a nulla. Né a quanto viene annunciato dai media, né tantomeno a quanto viene detto dalle istituzioni. Perché, a due anni e mezzo dalla sciagurata decisione governativa di spengere l’altoforno delle Acciaierie, il futuro di più di duemila addetti diretti – e di altrettanti lavoratori dell’indotto – è appeso a un filo sempre sottilissimo. “Noi ci auguriamo...