Lavoro
Piombino, l’altoforno resta in bilico
Acciaio Il governo aspetta le offerte e 300 milioni di garanzie bancarie per la ex Lucchini. Giovedì 13 nuovo incontro al Mise
Si manifesta in difesa dell'altoforno
Acciaio Il governo aspetta le offerte e 300 milioni di garanzie bancarie per la ex Lucchini. Giovedì 13 nuovo incontro al Mise
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 7 marzo 2014
Riccardo ChiariPIOMBINO
Aggrappata al “suo” altoforno, Piombino dovrà aspettare ancora qualche giorno per sapere se c’è davvero un futuro per le Acciaierie, e soprattutto per l’area a caldo del gigantesco stabilimento ex Lucchini. L’atteso incontro al ministero dello sviluppo economico con i sindacati metalmeccanici non ha dato risposte certe alla richiesta dei quattromila lavoratori, fra diretti e dell’indotto, di mantenere in funzione il cuore della cittadella dell’acciaio. Il viceministro Claudio De Vincenti ha spiegato a Fiom, Fim e Uilm che il governo deciderà dopo la presentazione delle offerte (non vincolanti) per la ex Lucchini. Offerte che dovranno essere accompagnate da garanzie bancarie...