Lavoro

Piombino, l’altoforno resta in bilico

Piombino, l’altoforno resta in bilicoSi manifesta in difesa dell'altoforno

Acciaio Il governo aspetta le offerte e 300 milioni di garanzie bancarie per la ex Lucchini. Giovedì 13 nuovo incontro al Mise

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 7 marzo 2014
Aggrappata al “suo” altoforno, Piombino dovrà aspettare ancora qualche giorno per sapere se c’è davvero un futuro per le Acciaierie, e soprattutto per l’area a caldo del gigantesco stabilimento ex Lucchini. L’atteso incontro al ministero dello sviluppo economico con i sindacati metalmeccanici non ha dato risposte certe alla richiesta dei quattromila lavoratori, fra diretti e dell’indotto, di mantenere in funzione il cuore della cittadella dell’acciaio. Il viceministro Claudio De Vincenti ha spiegato a Fiom, Fim e Uilm che il governo deciderà dopo la presentazione delle offerte (non vincolanti) per la ex Lucchini. Offerte che dovranno essere accompagnate da garanzie bancarie...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi