Lavoro
Piombino, un tavolo di poker sulle Acciaierie
Aggrappati all'acciaio Ennesima fumata nera al Mise. Jindal e Carrai restano in sella, e puntano alla commessa Rfi da 2,4 miliardi per le rotaie. Sindacati metalmeccanici ed enti locali chiedono impegni precisi e garanzie concrete di investimenti, dopo quattro anni di promesse non mantenute.
Uno dei tanti viaggi della Rsu sotto il Mise
Aggrappati all'acciaio Ennesima fumata nera al Mise. Jindal e Carrai restano in sella, e puntano alla commessa Rfi da 2,4 miliardi per le rotaie. Sindacati metalmeccanici ed enti locali chiedono impegni precisi e garanzie concrete di investimenti, dopo quattro anni di promesse non mantenute.
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 1 giugno 2022
L’ormai consueta fumata nera sul futuro delle Acciaierie di Piombino ha portato comunque a scoprire alcune carte in quello che, a tutti gli effetti, è diventato un tavolo di poker. “L’incontro al ministero non ha portato alcun concreto avanzamento della discussione”, fanno sapere i sindacati metalmeccanici, da tempo ormai compatti. Al tempo stesso la Jsw Steel Italy, per bocca del suo proconsole toscano Marco Carrai, ha smentito le indiscrezioni sulla volontà di vendere. Insomma Jindal vuol restare a Piombino, per mettere le mani sulla commessa decennale per la fornitura di rotaie a Rfi, per un valore complessivo di 2,4 miliardi...