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Più che «stato d’eccezione», strategie incerte del nostro tempo
Coronavirus e politica Quando entrano in gioco questioni di vita o di morte anche il bistrattato progresso mostra ancora un senso. Semmai domina l’incertezza: di governo, regioni, sistema scientifico
Coronavirus e politica Quando entrano in gioco questioni di vita o di morte anche il bistrattato progresso mostra ancora un senso. Semmai domina l’incertezza: di governo, regioni, sistema scientifico
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 4 marzo 2020
Lasciando da parte le implicazioni politiche più immediate, e anche alcune miserie della cronaca quotidiana, la vicenda del coronavirus sollecita una riflessione storica e d’epoca. Interessanti alcuni paradigmi interpretativi: dall’idea di “biopolitica” alla logica dello “stato di emergenza”. Due paradigmi interpretativi proposti dalla filosofia contemporanea espressi sulle pagine del manifesto dagli interventi di Giorgio Agamben e Donatella Di Cesare. Ma sono utili queste categorie a comprendere quel che sta succedendo? Possiamo davvero leggere la gestione di questa “emergenza” alla luce di alcune categorie foucaultiane, ad esempio quella del “governo pastorale” (una governance che si prende cura della “salute” del corpo...