Alias Domenica

Alejandra vista da Pizarnik

Alejandra vista da PizarnikAlejandra Pizarnik nel 1965, dal catalogo della mostra «Entre la imagen y la palabra», Buenos Aires, Biblioteca Nazionale

Scrittrici argentine Negli importanti Diari 1954-60 della scrittrice argentina, la costruzione di una letteraria figura autoriale, radicata nel lignaggio del dolore: «Il ponte sognato», da La noce d’oro

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 26 febbraio 2023
Alla notorietà di Alejandra Pizarnik ha contribuito la leggenda oscura che la riguarda, fatta di sofferenza, trasgressione, fragilità, malattia mentale e attrazione per la morte, culminata nel suicidio a trentasei anni, nel 1972, che a lungo ha orientato la lettura di questa figura di primo piano nella letteratura di lingua spagnola del novecento, e non solo, grazie alle sei raccolte di versi apparse tra il 1955 e il 1971, e a una singolare novella, La contessa sanguinaria, travestita da recensione di un romanzo altrui. Finché, a partire dagli anni ottanta, la pubblicazione di nuovi materiali (prose, corrispondenza, diari) ce l’ha...

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