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L’esecutivo Draghi è neoliberista, non è il governo della società

L’esecutivo Draghi è neoliberista, non è il governo della società

Pnrr Se usciamo dalla retorica autoconsolatoria del «potenziale» di crescita limitato dai troppi «lacci e lacciuoli», potremmo forse scoprire che scarsa crescita, alta disoccupazione e bassi redditi sono oggi in Italia purtroppo coerenti con l’assetto economico che le politiche economiche finora perseguite ci hanno consegnato. E che il Paese non potrà avere un sentiero diverso fintanto che non cambia il motore

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 10 luglio 2021
Quale è l’orizzonte del Paese? Sebbene ci sia un certo consenso sulla minore crescita dell’Italia rispetto alla media dei Paesi europei, un’analisi approfondita dei dati e delle statistiche macroeconomiche in questo caso ci possono aiutare nell’inquadrare il tema. La natura tecno-economica di questa minore crescita, infatti, registra un conflitto di idee e analisi in cui è difficile districarsi. L’inerzia delle idee, l’egemonia delle teorie economiche e sociali liberiste, unite a interessi particolari e a una certa pigrizia intellettuale, impediscono una analisi autocritica dei vincoli che ostacolano la crescita, così come un livello dignitoso di qualità del lavoro, di efficienza del...

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