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Pochi e deboli i paletti del ministro contro la sanità «differenziata»
Autonomia Altri sono i paletti davvero indispensabili. Il primo no riguarda l’autarchia: nessuna regione può autofinanziare la propria sanità con il proprio Pil, nessuna regione può svincolarsi in ragione della propria autarchia economica dal sistema nazionale, ogni regione concorre per quota parte al finanziamento del sistema
Autonomia Altri sono i paletti davvero indispensabili. Il primo no riguarda l’autarchia: nessuna regione può autofinanziare la propria sanità con il proprio Pil, nessuna regione può svincolarsi in ragione della propria autarchia economica dal sistema nazionale, ogni regione concorre per quota parte al finanziamento del sistema
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 30 novembre 2019
Il ministro Speranza in una recente audizione alla commissione parlamentare per le questioni regionali, ha indicato i “paletti” che intende mettere come sanità al regionalismo differenziato. Troppo pochi e poco significativi per respingere una pericolosa contro riforma di sistema. Sappiano che il ministro Speranza ha l’Emilia Romagna sul collo, e colpisce che i paletti che non ha messo favoriscono di fatto la pre-intesa fatta a suo tempo tra questa regione e il governo Gentiloni. Non mi piacerebbe un ministro che si definisce di sinistra ma finge di difendere il Ssn e meno che mai mi piacerebbe che un ministro per...