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Poe, una forma sallustiana per idee còlte al volo

Poe, una forma sallustiana per idee còlte al voloScott Shpeley interpreta Poe nel musical americano Nevermore: The Imaginary Life and Mysterious Death of Edgar Allan Poe, foto Joan Marcus

Classici americani Giudizi letterari implacabili, annotazioni succinte e aguzze, brillanti intuizioni... Tornano (da Adelphi) i Marginalia di Edgar Allan Poe. Usciti in origine su periodico, non divennero mai saggio compiuto

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 27 ottobre 2019
«Poe è individuo sganciato dalla storia e dalla successione delle relazione umane», – così scriveva il giovane Manganelli nel 1949 – «uomo che si muove in un ambiente tutto mentale, lirico, avventuroso, in cui vanamente cercheremmo una topografia concreta, di case e strade che non siano simboli di una angoscia interiore. Ed è, insieme, l’uomo senza metafisica, quasi pauroso della solidità e continuità di ogni certezza conoscitiva: uomo che sgretola la sua stessa personalità per sminuzzarla in quella sequela di ‘illuminazioni’ che è tutto il suo esistere terreno ed estetico». Nel biennio 1948-’49, a cent’anni circa dalla morte, uscì un...

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