Cultura

Poesie prigioniere dal braccio della morte

Poesie prigioniere dal braccio della morte/var/www/ilmanifesto/data/wordpress/wp content/uploads/2014/06/17/mulino bianco e forca pena morte

Scaffale «Poeti da morire», un volume curato da Marco Cinque e Beppe Costa, che si avvale delle note introduttive di Margherita Hack e Luigi Pintor, pubblicato da Pellicano Sardegna (pp. 132, euro 12) in una riedizione allargata del testo uscito nel 2007

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 2 febbraio 2019
«Qualcuno sta uccidendo gli autori, uomini e donne che riempiono le pagine di questo volume». È dai bracci della morte delle carceri statunitensi che arrivano molti dei versi raccolti in «Poeti da morire», il volume curato da Marco Cinque e Beppe Costa, che si avvale delle note introduttive di Margherita Hack e Luigi Pintor, pubblicato da Pellicano Sardegna (pp. 132, euro 12) in una riedizione allargata del testo uscito nel 2007. Come spiega Cinque, da tempo attento osservatore dei movimenti amerindiani e delle vicende legate alla carcerazione di massa e alla pena di morte negli Usa, a proposito del libro...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi