Alias
Pol pop, viaggio al centro del rock cambogiano
Storie/Presentato negli usa il doc «Don’t Think I’ve Forgotten» Il film del regista newyorkese John Pirozzi documenta canzoni e vicende umane di una stagione ormai perduta. La scena musicale locale è stata annientata da anni di guerra civile e terrore. Da Sinn Sisamouth ai Dengue Fever
Cambodian Space Project
Storie/Presentato negli usa il doc «Don’t Think I’ve Forgotten» Il film del regista newyorkese John Pirozzi documenta canzoni e vicende umane di una stagione ormai perduta. La scena musicale locale è stata annientata da anni di guerra civile e terrore. Da Sinn Sisamouth ai Dengue Fever
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 4 ottobre 2014
Ci sono storie che per essere raccontate vanno strappate all’oblio. Di storie finite in un cono d’ombra e non illuminate dalla memoria, il genocidio cambogiano ne ha fin troppe. «Se riesci a mantenere il segreto hai già vinto metà della battaglia». Era uno slogan dei Khmer Rossi, che giunti al potere in Cambogia nell’aprile del 1975 cercarono di imporre una terrorizzante utopia politico-sociale comunista che porterà in tre anni alla morte di quasi due milioni di persone. Un quarto dei cambogiani morì tra massacri, esecuzioni di massa, deportazioni, lavori forzati e carestie. Il paese andava ricostruito, era «l’anno zero», tutto...