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Politica «realista», l’Italia inquina la lotta per i diritti
Giulio Regeni A proposito della vicenda della vendita di navi militari (e, in previsione, di un imponente arsenale di armi) all’Egitto sono stati usati, da uno schieramento trasversale, aggettivi come «ragionevole» (riferito […]
Giulio Regeni A proposito della vicenda della vendita di navi militari (e, in previsione, di un imponente arsenale di armi) all’Egitto sono stati usati, da uno schieramento trasversale, aggettivi come «ragionevole» (riferito […]
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 16 giugno 2020
A proposito della vicenda della vendita di navi militari (e, in previsione, di un imponente arsenale di armi) all’Egitto sono stati usati, da uno schieramento trasversale, aggettivi come «ragionevole» (riferito all’operazione) e «matura» (riferito alla politica estera italiana). È stato anche scritto che l’etica è una cosa, la politica estera un’altra, sottintendendo che la seconda non può essere condizionata dalla prima. Questa visione “realista” delle relazioni internazionali, che pare accomunare buona parte degli addetti ai lavori, lascia oggettivamente ai diritti umani pochissimo spazio. Questi non hanno alcuna incidenza autonoma sulle scelte: vengono richiamati solo se rafforzano, non se contraddicono le...