Scuola
Polizia all’università di Bologna: speriamo di tornare al Medioevo
Diritti Cariche e manganelli contro gli studenti dentro l'ateneo per sgomberarli da un'aula intitolata a Giulio Regeni. Come nacque il divieto di intervento delle forze dell'ordine e l'autonomia condivisa da studenti e docenti. Lo decise Federico Barbarossa e per dieci secoli è stato così. Oggi qualcosa è cambiato
Università di Bologna, 22 marzo
Diritti Cariche e manganelli contro gli studenti dentro l'ateneo per sgomberarli da un'aula intitolata a Giulio Regeni. Come nacque il divieto di intervento delle forze dell'ordine e l'autonomia condivisa da studenti e docenti. Lo decise Federico Barbarossa e per dieci secoli è stato così. Oggi qualcosa è cambiato
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 27 marzo 2016
C’è una cosa che ricordo bene dei miei anni da studente: il chiamare la polizia, il farla intervenire dentro l’Università, era considerato il più alto e inconcepibile dei tradimenti. Tanto è che, a fronte di occupazioni assai lunghe, di mesi, il MR pro tempore mai ne fece ricorso: Felice Battaglia, Walter Bigiavi per una breve parentesi, Tito Carnacini. Questo modo di sentire, evidentemente condiviso tra studenti e rettori, ha radici antichissime. Che certo un filosofo del diritto della statura di Battaglia ben conosceva. Mi sembra di sentirlo ancora, Battaglia, spiegare il diritto sussistente in Rosmini: la persona non “ha” diritto,...