Europa
Il revisionismo storico-culturale colpisce i grandi musei polacchi
La rivoluzione sovranista Silurati il direttore del Polin di Varsavia, dedicato agli ebrei polacchi, e del Museo della seconda guerra mondiale a Danzica, sostituito da un altro in quota PiS. Le mani del governo sulla memoria
L’ex direttore del museo Polin, Dariusz Stola
La rivoluzione sovranista Silurati il direttore del Polin di Varsavia, dedicato agli ebrei polacchi, e del Museo della seconda guerra mondiale a Danzica, sostituito da un altro in quota PiS. Le mani del governo sulla memoria
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 13 ottobre 2019
La rivoluzione sovranista preannunciata da Diritto e Giustizia (PiS) alla vigilia delle elezioni dell’ottobre 2015 è in parte avvenuta, determinando rotture a livello economico, sociale e culturale. In questi anni il partito al potere, guidato da Jarosław Kaczynski, ha cercato di occupare ogni spazio: anche la memoria. Su questo punto la dobra zmiana, il «buon cambiamento» di cui Kaczynski si fa interprete, si è tradotto in una processo di revisionismo storico-culturale che ha portato a cingere d’assedio alcuni grandi musei del Paese. Il caso più recente, e forse eclatante, è quello del Polin, il museo sulla storia degli ebrei polacchi....