Lavoro
Pomodori italiani? Li vogliamo «etici». Danesi e norvegesi scrivono a Renzi
La lettera "Assicurare condizioni dignitose nei campi. Cominciando dall'applicare la riforma agricola chiesta da Fai, Flai e Uila", dice una rete di sindacati, imprese e ong. "Sempre più rivenditori ci chiedono non solo la qualità dei prodotti, ma anche quella del lavoro"
La lettera "Assicurare condizioni dignitose nei campi. Cominciando dall'applicare la riforma agricola chiesta da Fai, Flai e Uila", dice una rete di sindacati, imprese e ong. "Sempre più rivenditori ci chiedono non solo la qualità dei prodotti, ma anche quella del lavoro"
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 8 maggio 2015
Volete che i danesi e i norvegesi continuino a mangiare pomodoro italiano? Caro governo, e care imprese che vi occupate della raccolta e distribuzione, dovete darvi una regolata ed escludere per sempre il lavoro nero, lo sfruttamento, la semi-schiavitù che sembrano la regola comune in tanti campi. Una lega di rivenditori di generi alimentari, imprese e sindacati dei due Paesi scandinavi, spinti dall’attività del sindacato italiano e dalle tante denunce dei media, ha inviato ieri una lettera al premier Matteo Renzi per annunciare il progetto «Pomodori dall’Italia», che vuole appunto, d’ora in poi, selezionare esclusivamente fornitori «etici». «Una prevalenza di...