Alias

Pompucci poesia nomade

Pompucci poesia nomade

Interviste Un film che tocca moltissime corde tra cui domina l'abbandono, con andamento da fiaba

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 13 agosto 2016
Da più parti viene la considerazione che nel cinema italiano si fanno tanti film «medi» che sono l’uno il clone dell’altro. E si fanno moltissimi bei film, con pochissimi soldi, che non vede quasi nessuno. Leone Pompucci ha avuto il coraggio di andare controcorrente, di fare un film difficile. Non è la prima volta, del resto. Il suo «Camerieri», popolato di mostri e di maschere, pervaso da luce abbacinante, film sulla prevaricazione, merita un posto speciale nella nostra cinematografia. Anche il suo ultimo film, che ha avuto problemi di distribuzione, «Leone nel basilico» è da riconsiderare, pervaso com’è da temi...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi