Alias Domenica
Poncho, armi, marsine e tromba per lo sciamano Sergio Leone
La mostra C’era una volta Sergio Leone omaggia il regista romano attraverso i film, le testimonianze dei colleghi, le fonti (letterarie e figurative) e una ricca teoria di reperti tra feticismo e filologia
Sergio Leone sul set di C’era una volta il West, 1968, foto di Angelo Novi
La mostra C’era una volta Sergio Leone omaggia il regista romano attraverso i film, le testimonianze dei colleghi, le fonti (letterarie e figurative) e una ricca teoria di reperti tra feticismo e filologia
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 23 febbraio 2020
Un colore compatto, che allude al buio canonico e oggi decisamente impensabile della vecchia sala cinematografica, quella che appunto fu detta il cubo nero, scandisce il percorso della mostra C’era una volta Sergio Leone (fino al 3 maggio, info: tel. 060608, www.arapacis.it) allestita a cura della Cineteca di Bologna e della Cinemathèque parigina negli spazi lineari, essenziali, al piano terra del Museo dell’Ara Pacis. Quel nero ospita, secondo un ritmo cronologico, sia i reperti materiali di un autentico sciamano della tecnica cinematografica sia le sequenze in loop di una filmografia d’autore (appena sette pellicole firmate in poco più di vent’anni,...