Visioni
Popoff! Paolo Fresu mette in jazz le canzoni dello Zecchino d’oro
Note sparse Un sorprendente omaggio a Mariele Ventre e ai bambini dell’Antoniano di Bologna. Rilettura swing con solisti eccellenti e la voce suprema di Cristina Zavalloni
Dettaglio di copertina con i disegni di Lorenzo Mattotti
Note sparse Un sorprendente omaggio a Mariele Ventre e ai bambini dell’Antoniano di Bologna. Rilettura swing con solisti eccellenti e la voce suprema di Cristina Zavalloni
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 13 ottobre 2021
Alzi la mano chi, avendo almeno quattro decenni di primavere sulla schiena, non ha mai canticchiato una canzone dello Zecchino d’oro, quelle «classiche», quando il mago Zurlì prendeva in giro con dolce ironia (e in anticipo storico sull’oggi) il ruolo di presentatore e il meccanismo dello star system, sé stesso e tutto il côté da «festival». Tutto, tranne i bimbi e le canzoni. Guardato con affettuosa preoccupazione da Mariele Ventre, direttrice del coro dell’Antoniano. Alzi l’altra mano chi, avendo ascoltato qualche disco di jazz nella propria vita, o magari avendolo praticato con uno strumento, non abbia scoperto il segreto di...