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Portano a Parigi le “impronte” di quel missile

Portano a Parigi le “impronte”  di quel missilePratica di mare, resti aereo Itavia abbattuto ad Ustica foto di Baldelli, Contrasto

Andrea Purgatori Ripubblichiamo l’articolo scritto dal giornalista scomparso il 19 luglio per Le Monde Diplomatique, nel numero di luglio-agosto 2014.

Pubblicato circa un anno faEdizione del 3 settembre 2023
Sono le 20,08 del 27 giugno 1980 quando il DC9 della compagnia Itavia (1) decolla da Bologna con 113 minuti di ritardo. A bordo, i quattro membri dell’equipaggio e settantasette passeggeri, fra i quali tredici bambini. Dopo aver superato gli Appennini, il DC9 percorre l’aerovia Ambra 13 che, sorvolando il Tirreno, porta a Palermo, destinazione finale. La visibilità è perfetta e le comunicazioni sono quelle di routine. Ma alle 20,59, secondo le registrazioni, il comandante si rivolge improvvisamente al secondo pilota. Una mezza parola soltanto: «Gua…» Forse «Guarda!». Nessuno sa che cosa volesse dire. La voce si interrompe bruscamente; il segnale radar scompare sopra la...

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