Politica
«Porte aperte», la sinistra pensa al dopo referendum
Roma Battere il renzismo e «ricostruire un campo». La proposta di Furfaro, c’è anche Pisapia. L’ex sindaco di Milano: «Le differenze sono una ricchezza, finiamola con l’idea che chi ti è vicino è il tuo avversario»
Roma, la manifestazione Porte aperte con Marco Furfaro e Giuliano Pisapia
Roma Battere il renzismo e «ricostruire un campo». La proposta di Furfaro, c’è anche Pisapia. L’ex sindaco di Milano: «Le differenze sono una ricchezza, finiamola con l’idea che chi ti è vicino è il tuo avversario»
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 25 settembre 2016
Daniela PreziosiROMA
Un no al referendum costituzionale ma anche un no a una sinistra che si blinda nel «meno siamo meglio stiamo». Appuntamento ieri in piazza nel cuore del quartiere Testaccio di Roma per «Porte Aperte», l’iniziativa messa in piedi da un bel gruppetto di ragazzi e ragazze insieme a Marco Furfaro, giovane dirigente di Sinistra italiana e prima dell’associazione Tilt. Centinaia di persone – 500 per gli organizzatori – arrivate non solo da Roma per interrogarsi anche fuori dalle stanze dei partiti su che fine ha fatto la sinistra, perché ha perso il suo popolo, e che ne sarà di lei...