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Posse, il super-occhio al servizio del Führer

Posse, il super-occhio al servizio del FührerAlessandro Algardi, "Ritratto di gentiluomo" (Cardinal Laudivio Zacchia?), 1635-’40 ca, marmo, Berlino, Staatliche Museen, Skulpturensammlung

Hans Posse / Alessandro Algardi, «Ritratto di gentiluomo», Berlino, Staatliche Museen Uomo di museo uscito dalla scuola di Vienna, fu uno di quei «tecnici senza idee» di cui, secondo Hannah Arendt, il nazismo aveva sistematico bisogno. Tema, la «scienza del conoscitore» tra potere e morale: come poi questa scienza fosse interpretata al meglio da Posse, lo mostra una sua attribuzione ad Algardi...

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 30 agosto 2020
«I nazisti avevano le loro idee – ciò che serviva loro erano tecniche e tecnici totalmente privi di idee», sostenne Hannah Arendt con una sentenza forse involontariamente assolutoria, discutibile e discussa. Ma sembra adattarsi bene a Hans Posse, arruolato nel 1939 da Hitler per creare il grandioso museo del Führer a Linz, emblema dell’arrogante volontà di appropriarsi, oltre che delle vite, del capitale simbolico e non dei nemici del Reich e soprattutto degli ebrei. Il 18 giugno 1939 con un dispaccio segreto Hitler si era arrogato il diritto di prelazione sulle opere d’arte sequestrate in Austria dopo l’Anschluss e otto...

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