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Potenza della durata

Potenza della durata

Jacques Rancière Il peso cosmico della legge della ripetizione: "Béla Tarr, il tempo del dopo"

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 27 giugno 2015
Se c’è ancora qualcosa che possa dirsi assoluto nel tempo che segue la caduta di ogni preminenza metafisica, questo non può che essere lo stile. Flaubert l’aveva già teorizzato in letteratura, ma è nel cinema – se possibile – che ciò si fa ancora più evidente. Qui, infatti, ne va dello sguardo sulle cose, del mondo che guarda il mondo, senza un fuori-del-mondo da dove osservare con distacco quanto accade. Con il cinema ciò che è visto ci guarda, e il cineasta è colui che, coinvolto, a sua volta coinvolge con la sua opera gli spettatori nel germogliare del visibile....

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