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Potenza e impotenza nel «nostro» mare
In una parola Sulle implicazioni filosofiche, scientifiche, e derivanti dall’uso più comune, della parola potenza, si potrebbe scrivere un’intera biblioteca. A me la parola è venuta in mente, insieme al suo contrario, impotenza, […]
In una parola Sulle implicazioni filosofiche, scientifiche, e derivanti dall’uso più comune, della parola potenza, si potrebbe scrivere un’intera biblioteca. A me la parola è venuta in mente, insieme al suo contrario, impotenza, […]
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 16 giugno 2020
Sulle implicazioni filosofiche, scientifiche, e derivanti dall’uso più comune, della parola potenza, si potrebbe scrivere un’intera biblioteca. A me la parola è venuta in mente, insieme al suo contrario, impotenza, per un motivo semplice: la lettura dell’editoriale domenicale del direttore di Repubblica Maurizio Molinari, che dedica l’attenzione dovuta a quanto sta succedendo in Libia e nel Mediterraneo. Grazie all’appoggio militare della Turchia – ne ha scritto qui Alberto Negri – il capo del governo libico riconosciuto dall’Onu e più o meno sostenuto dall’Italia, Serraj, a quanto pare ha già avuto la meglio sul «signore della guerra» Haftar. Per sottolineare il...