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Povertà e risorse, i conti che non tornano
Come ignorare il rapporto Istat e curare la povertà crescente con i fondi del barile. L’impietoso confronto con le misure adottate da altri paesi europei pure governati dal regime di austerità
Come ignorare il rapporto Istat e curare la povertà crescente con i fondi del barile. L’impietoso confronto con le misure adottate da altri paesi europei pure governati dal regime di austerità
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 20 luglio 2016
Nonostante i dati Istat, Eurostat, Svimez, Censis, insieme a quelli di altri centri di ricerca e ong, fossero impietosi nel fotografare da diversi anni la condizione sociale in cui milioni di persone precipitavano, abbiamo assistito e assistiamo ad operazioni di illusionismo di vario tipo. La crisi non c’è, è finita, la povertà è fisiologica, la spesa sociale è il male del paese, il debito esplode per colpa della spesa pubblica, non abbiamo le risorse, le disuguaglianze si combattono con la governabilità, non ci possiamo più permettere certi diritti, la povertà è diminuita, prima cresciamo e poi “aiutiamo” i poveri, abbiamo...