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Pozna Polskosc, tutto in vendita nella Polonia postcomunista

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Mostre Per riflettere sulla trasformazione del paese negli ultimi venticinque anni: nei lavori è tutto da stanare lo spettro del militarismo e della grandeur polacca nel presente

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 15 luglio 2017
Usare la potenza di fuoco dell’avanguardia in esilio per interpretare la Polonia per mezzo delle arti dopo la transizione al capitalismo: è questo il punto di partenza della mostra “Pozna Polskosc” un’espressione traducibile in italiano con il neologismo di “tarda polonicità”, termine coniato dall’attivista critico Tomasz Kozak per raccontare l’identità della propria nazione negli ultimi venticinque anni. Forse non un numero a caso, sono proprio 89 le opere inserite nel catalogo dell’imponente collettiva organizzata nelle sale del Centro d’Arte Contemporanea all’interno del Castello Ujazdowski a Varsavia (visitabile fino al prossimo 6 agosto). I curatori Ewa Gorzadek e Stach Szablowski non...

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