Internazionale

Precarietà e postdemocrazia

Precarietà e postdemocrazia

L'intervista Parla lo studioso Colin Crouch che dopo aver analizzato le moderne concentrazioni del potere, nel suo ultimo libro indaga la sorte dei «gig workers», gli intermittenti del nuovo capitalismo. «La scommessa è ora quella di favorire lo sviluppo di forme sindacali inedite per chi non è occupato in una grande impresa e non ha tempi e mansioni definite per sempre»

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 27 ottobre 2019
A Colin Crouch non manca certo la continuità nell’analisi di quella grande trasformazione che negli anni passati ha chiamato Postdemocrazia (Laterza). Con questo termine il sociologo e economista inglese indica la formazione di un regime istituzionale, e sociale, dove sono garantiti diritti civili e politici in presenza però di un accentramento dell’esercizio del potere nelle mani di imprese e organizzazioni sovranazionali. In altri termini, la democrazia è formalmente rispettata ma sostanzialmente aggirata. Accanto a questo filone di riflessione, Crouch ne ha affiancato da sempre un altro, che coinvolge il mercato del lavoro, tema relativamente al quale è divenuto uno degli...

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