Lavoro
«Precarissima», il festival in prima persona
Officine corsare A Torino cinque giorni «atipici» per parlare di reddito di base, welfare, cultura
Officine corsare A Torino cinque giorni «atipici» per parlare di reddito di base, welfare, cultura
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 3 maggio 2014
Dario Consoli*TORINO
Dare voce alla precarietà vissuta. Questa è l’urgenza che ha dato vita a «Precarissima», un esperimento politico-culturale delle Officine Corsare di Torino conclusosi ieri. La precarietà come esperienza che accomuna gran parte delle giovani generazioni, ma sempre più anche persone di età diverse, colpite dalla mancanza di continuità del reddito e di certezze nelle prospettive di vita. Cinque giornate di incontri – insieme a spettacoli e performance – in cui hanno preso la parola, fra gli altri, tirocinanti di psicologia e praticanti degli studi legali, professionalità dell’arte e dello spettacolo, lavoratori nativi e migranti: autonarrazione, ma anche un tentativo di...