Politica
Premier low profile, esulta solo su twitter e in aula non va. «Il merito è dei senatori»
Palazzo Chigi Jobs act, Italicum, i nodi dell'autunno che rischiano di far cambiare il barometro politico. L'art.18 e il contratto unico a tutele progressive sono la linea del piave (interna) del Pd
Matteo Renzi, presidente del consiglio e segretario del Pd
Palazzo Chigi Jobs act, Italicum, i nodi dell'autunno che rischiano di far cambiare il barometro politico. L'art.18 e il contratto unico a tutele progressive sono la linea del piave (interna) del Pd
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 9 agosto 2014
«Ci vorrà tempo, sarà difficile, ci saranno intoppi. Ma nessuno potrà più fermare il cambiamento iniziato oggi #italiariparte #lavoltabuona». Il presidente del consiglio esulta via twitter per il sì del senato alle riforme costituzionali. Ma a Palazzo Madama, dove pure negli scorsi giorni aveva pensato di andare nel giorno della sudatissima approvazione della riforma costituzionale, alla fine decide di non farsi vedere. Una scelta low profile, spiegano i suoi più stretti collaboratori, «per lasciare intera ai senatori l’importanza di questa giornata». Del resto avrebbe dovuto solo fare «un saluto», come ha fatto la ministra Boschi. Parlando nel merito, avrebbe riaperto...