Internazionale
Pressioni saudite all’Onu: si dimette l’inviato speciale per lo Yemen
Yemen L'Iran risponde vestendo i panni del mediatore e avvia colloqui con i poteri regionali per giungere al cessate il fuoco. Al Qaeda prende l'aeroporto e il porto di Mukalla
Khaled Bahah, premier yemenita – Reuters
Yemen L'Iran risponde vestendo i panni del mediatore e avvia colloqui con i poteri regionali per giungere al cessate il fuoco. Al Qaeda prende l'aeroporto e il porto di Mukalla
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 17 aprile 2015
La battaglia per lo Yemen uccide gli yemeniti, ma si gioca su tutt’altri tavoli. Mentre supera 700 il bilancio delle vittime dei raid sauditi e degli scontri tra Houthi e forze governative, a decidere le sorti del paese sono i burattinai regionali. Su tutti l’Arabia saudita che con una mano bombarda Aden e Sana’a e con l’altra muove i fili della repressione del movimento sciita all’Onu. Dopo aver ottenuto il sì del Consiglio di Sicurezza (con l’astensione della Russia) alla risoluzione che impone l’embargo di armi ai ribelli, ieri Riyadh ha visto cadere la testa dell’inviato speciale delle Nazioni Unite in...