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Prigionieri della retorica del maggioritario
Sarebbe un errore sottovalutare le implicazioni politiche della gravissima crisi istituzionale che viviamo. Di una, in particolare, vi sono chiari segni: stanno tornando a suonare le loro trombe i nostalgici […]
Sarebbe un errore sottovalutare le implicazioni politiche della gravissima crisi istituzionale che viviamo. Di una, in particolare, vi sono chiari segni: stanno tornando a suonare le loro trombe i nostalgici […]
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 10 maggio 2018
Sarebbe un errore sottovalutare le implicazioni politiche della gravissima crisi istituzionale che viviamo. Di una, in particolare, vi sono chiari segni: stanno tornando a suonare le loro trombe i nostalgici della riforma costituzionale bocciata il 4 dicembre 2016. E i fautori di sistemi elettorali fondati su un premio di maggioranza. E allora è bene essere netti: lo stallo politico che stiamo vivendo non nasce dal «ritorno al proporzionale», ma dai guasti prodotti dalla cattiva retorica del maggioritario con cui è stata contrabbandata la cosiddetta legge Rosato (cosiddetta, perché sembra che nessuno se ne voglia, oramai, assumere la paternità!). Premessa: un sistema...