Visioni
Primavera di nuove scritture e talenti emergenti
A teatro Si è chiusa la diciannovesima edizione del festival alle pendici del Pollini, che batte percorsi e disegna geografie in cerca di interessanti novità
«Teoria del cracker» – foto di Michele Tomaiuoli
A teatro Si è chiusa la diciannovesima edizione del festival alle pendici del Pollini, che batte percorsi e disegna geografie in cerca di interessanti novità
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 9 giugno 2018
Mariateresa SurianelloCASTROVILLARI
Chiusa la sua diciannovesima edizione, Primavera dei teatri si conferma tra gli appuntamenti più gettonati dell’estate festivaliera. Anzi, aprendone quasi la stagione, richiama nel paesone alle pendici del Pollino, svuotato da una lenta ma inesorabile emigrazione, quella comunità teatrale che batte percorsi e disegna geografie in cerca di nuove scritture e di giovani protagonisti. Sette giorni di programmazione, una ventina abbondante di spettacoli e poi laboratori e incontri che sono il tessuto connettivo del festival, organizzato da Scena Verticale, con la direzione di Dario De Luca e Saverio La Ruina, in questo Nord calabrese aspro e difficile, ma «lontano» –...