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Primo bilancio in chiaroscuro sull’effetto del virus
Nord/Sud Complessivamente, se si prende per buona la proiezione del Fmi, si può stimare per il 2020 un calo del Pil al Nord del 12 per cento, al Centro del 9 per cento, e nel Mezzogiorno del 7 per cento
Un migrante al lavoro in una serra fuori Roma – Ap
Nord/Sud Complessivamente, se si prende per buona la proiezione del Fmi, si può stimare per il 2020 un calo del Pil al Nord del 12 per cento, al Centro del 9 per cento, e nel Mezzogiorno del 7 per cento
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 26 aprile 2020
Nel tracciare un primo bilancio, sul piano della diffusione del virus si registra un netto vantaggio del Mezzogiorno come di tutte le aree periferiche del mondo. Le più colpite sono le zone al centro della globalizzazione, dei processi di modernizzazione più avanzati. Così anche sul piano economico ne uscirà meglio il Mezzogiorno perché qui la Pubblica Amministrazione ha un peso doppio, sia come contributo al Pil che all’occupazione. Anche il crollo del turismo investirà di più il Centro-Nord: su 100 stranieri che mediamente visitavano l’Italia solo l’11 per cento si recava al Sud. Complessivamente, se si prende per buona la...