Internazionale

Processo a porte chiuse per Ahed Tamimi

Processo a porte chiuse per Ahed Tamimi

Territori palestinesi occupati Il giudice militare Menachem Lieberman ha giustificato la decisione con la necessità di proteggere la minore palestinese, sotto processo per aver schiaffeggiato due soldati. Per la difesa è solo un modo per non dare risonanza internazionale al caso

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 14 febbraio 2018
Processo a porte chiuse per tutelare Ahed Tamimi, ancora minorenne, o per evitare ulteriori imbarazzi a Israele che sta processando una 17enne che ha schiaffeggiato due soldati? L’avvocato Gabi Lasky, che assiste la ragazza palestinese, non ha dubbi. «La corte ha deciso per un processo in presenza solo degli avvocati e dei familiari per tutelare i propri interessi», ossia perché il caso avesse la minore risonanza internazionale possibile, ha spiegato Lasky la decisione presa ieri dal giudice militare Menachem Lieberman di vietare a reporter e diplomatici la presenza alla prima udienza del processo a carico di Tamimi. La 17enne fu...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi