Internazionale
Processo Assange, parte l’appello. Gli Usa vogliono fine pena mai
Wikileaks I legali americani tornano a chiedere l’estradizione dell’hacker e attivista, negata in primo grado dalla corte suprema britannica
Manifestazione di sostegno per Julian Assange a Londra – Ap
Wikileaks I legali americani tornano a chiedere l’estradizione dell’hacker e attivista, negata in primo grado dalla corte suprema britannica
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 28 ottobre 2021
Leonardo ClausiLONDRA
Le tribolazioni penitenziarie di Julian Assange sono all’ennesimo crocevia. Ieri si è aperto il processo di appello degli Usa alla sentenza in primo grado della corte suprema britannica, che lo scorso gennaio si era pronunciata contro l’estradizione del fondatore di Wikileaks in un carcere americano, ove avrebbe finito presumibilmente per scontare un paio di secoli scarsi, al netto degli undici anni già trascorsi tra il carcere di massima sicurezza di Belmarsh e la surreale cattività nei pochi metri quadrati dell’ambasciata ecuadoregna. IL RICORSO dei legali Usa era stato annunciato in agosto. Vogliono Assange dietro le sbarre per le famigerate rivelazioni...